Film d’animazione diretto da Liane-Cho Han Jin Kuang e Mailys Vallade, è ambientato nel Giappone degli anni Sessanta e racconta l’infanzia di Amélie, una bambina belga che cresce all’interno di una famiglia espatriata. Attraverso il suo sguardo curioso e meravigliato, il mondo appare come un luogo magico, dove tutto sembra ruotare attorno a lei, piccola divinità convinta della propria onnipotenza. A farle da guida è Nishio-san (voce originale di Victoria Grobois), la giovane domestica giapponese che diventa la sua presenza più costante — confidente, compagna di giochi e ponte silenzioso tra due culture. La loro relazione, tenera e discreta, accompagna Amélie nei primi passi della scoperta del mondo. Ma il giorno del suo terzo compleanno segna una frattura inattesa: un evento improvviso sconvolge la sua realtà e incrina per sempre lo sguardo incantato con cui osservava la vita. È in quel momento che Amélie comprende, per la prima volta, la presenza della perdita, dell’assenza e della fragilità — e comincia così il suo cammino verso la consapevolezza. Un racconto intimo e universale sulla fine dell’infanzia e la nascita della coscienza, dove l’animazione diventa linguaggio poetico per esplorare l’identità, la memoria e lo stupore del primo incontro con il mistero del mondo.
