Regia:
Margherita Spampinato
Cast:
Aurora Quattrocchi, Camille Dugay Comencini, Marco Fiore, Martina Ziami, Clara Salvo, Renata Sajeva, Concetta Ingrassia, Giuseppina Cardella, Giuseppina Cammareri, Gaspare Gruppuso
Distribuzione: Fandango
Genere: Drammatico
Data uscita:
2025-12-11
Presentato al 78 Locarno Film Festival, il film si è aggiudicato il Premio Miglior Film e Premio Speciale della Giuria, per poi proseguire la partecipazione in alcuni festival internazionali, riscuotendo interesse e critiche molto positive. Diretto da Margherita Spampinato, racconta il percorso di crescita di Nico (Marco Fiore), un undicenne brillante e impulsivo, abituato a vivere nel ritmo frenetico di una famiglia laica e moderna, immersa nella tecnologia e nelle distrazioni del presente. Quell’estate, però, si ritrova controvoglia a lasciare il suo mondo iperconnesso per raggiungere la Sicilia, dove lo attende una zia anziana, ruvida nei modi e profondamente religiosa, isolata in un antico palazzo intriso di superstizioni e memorie. Un luogo senza connessione, senza comfort, senza scappatoie: un tempo sospeso che Nico rifiuta con ogni fibra. L’incontro tra i due esplode inizialmente in un conflitto costante: lei, decisa a piegarlo alle sue regole fatte di riti, silenzio e disciplina; lui, pronto a rispondere con sarcasmo, ribellione e mille strategie per evadere, almeno con la mente, da quell’universo estraneo. Ma dietro quello scontro si nasconde una frattura più profonda: il contrasto tra tradizione e modernità, tra fede e ragione, tra la lentezza di un passato che non vuole scomparire e la velocità di un presente che non sa aspettare. Col passare dei giorni, tra incomprensioni, rivelazioni e piccoli gesti inattesi, tra i due nasce una forma nuova di dialogo. Una complicità fragile ma autentica, capace di cambiare lo sguardo di entrambi. Perché talvolta, per riconoscere davvero l’altro, è necessario imparare a disinnescare le proprie certezze e lasciarsi attraversare dalla sua visione del mondo. Un racconto ironico e commovente, che osserva con delicatezza il fiorire di un legame inatteso e un’estate destinata a lasciare un segno profondo.