Film diretto da Park Chan-wook, racconta la parabola di You Man-su (Lee Byung Hun), maestro cartiere con un quarto di secolo di esperienza alle spalle. La sua esistenza procede serena: un lavoro solido, una casa confortevole, l’amore della moglie Miri (Son Yejin) e la presenza rassicurante dei loro due figli. Un equilibrio che Man-su considera pieno e definitivo, quasi immune dalle incertezze della vita. Tutto cambia bruscamente quando, senza alcun segnale premonitore, l’uomo viene licenziato. Sconvolto ma determinato, promette ai suoi cari che troverà presto una nuova occupazione. Inizia così una lunga sequenza di tentativi, colloqui infruttuosi e impieghi occasionali, compreso un modesto lavoro in un piccolo negozio. Con il passare dei mesi, le certezze che lo avevano sempre accompagnato cominciano a dissolversi, fino alla minaccia concreta di perdere la casa, simbolo della sua laboriosa conquista di stabilità. In un ultimo tentativo, Man-su decide di presentarsi direttamente alla Moon Paper, una delle realtà industriali più autorevoli del settore. Ma invece di essere ascoltato, viene liquidato con arroganza dal caporeparto Choi Sun-chul (Park Hee Soon), che lo respinge senza alcuna considerazione. Umiliato ma animato da una nuova ostinazione, Man-su compie allora una scelta drastica: se nessuno è disposto a offrirgli un’opportunità, sarà lui stesso a crearsela. La sua competenza, maturata in anni di lavoro, è la sua unica arma — e non intende lasciarla cadere nell’ombra.
